La presenza di fauna selvatica sta diventando in Toscana (ed in molte altre Regioni italiane) sempre più significativa, causando gravi danni agli imprenditori agro-forestali, con conseguenti perdite di reddito. Le specie più impattanti sono il cinghiale (70% dei danni), il capriolo e il cervo (complessivamente il 20% dei danni).
I danni da ungulati selvatici possono essere contrastati con molti sistemi diversi, dalle protezioni individuali alle singole piante (shelter) a metodi estesi perimetrali (recinzioni con rete o elettriche) più o meno localizzati (dissuasori olfattivi, ecc.), che finora hanno però dimostrato un’efficacia abbastanza limitata, elevati costi di installazione e di gestione (controlli, manutenzioni, ecc.) e un non trascurabile impatto ambientale.
Il progetto ULTRAREP prevede l’applicazione su scala locale in 3 aree target della Toscana (collina, pianura e montagna) e su 3 diverse produzioni agro-forestali (vite, ortaggi, rimboschimento e reimpianto di nuove aree verdi), caratterizzate da significativi danni arrecati dagli ungulati selvatici, di un dispositivo innovativo ad ultrasuoni che permetta di allontanare efficacemente in modo selettivo gli ungulati selvatici, senza arrecare loro alcun danno e eliminando o riducendo fortemente gli svantaggi degli altri metodi, garantendo al contempo la sostenibilità economico/finanziaria, gli equilibri ecologici ed i fattori di pregio paesaggistico.
Obiettivo generale del progetto ULTRAREP è la sperimentazione in campo di un dissasuore ad ultrasuoni per la protezione delle colture attaccate da ungulati selvatici.
Il progetto prevede inoltre modelli di monitoraggio degli impatti socio-economici ed ambientali dei nuovi sistemi e il trasferimento dell’esperienza maturata in altre aree della Toscana e ad altri Gruppi Operativi nell’ambito della Rete Rurale Nazionale e del Partenariato Europeo per l’Innovazione in Agricoltura (PEI-Agri).
1. Coordinamento e Animazione del Gruppo Operativo
BARONE RICASOLI SPA AGRICOLA
2. Sviluppo nuovo prototipo UAR (Ultrasound Animal Repeller) e sperimentazione in 3 aree target (5 aziende pilota) su colture vitivinicole, orticole e aree verdi
NATECH SRL
Aziende/enti pilota:
– BARONE RICASOLI SPA AGRICOLA
– SOC. AGR. SAN FELICE SPA
– AZ. AGR. DELL’AGNELLO
– AZ. AGR. MEINI
– PARCO NAZ. FORESTE CASENTINESI
3. Verifica impatto frequenze su specie non target (chirotteri e corvidi)
WWF AREZZO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PAVIA
4.Nuova struttura informatica accessibile via web, monitoraggio e trasferimento dell’innovazione. Validazione tecnologica e agronomica e monitoraggio degli impatti socio-economici ed ambientali.
CNIT – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni
5. Disseminazione dei risultati del progetto
ERATA (Ente Regionale di Assistenza Tecnica in Agricoltura della Confagricoltura Toscana)